Cover Caurum per 18K magazine

Behind the scene

Progettare e realizzare una copertina è un’attività molto stimolante ma una difficoltà che si incontra maggiormente in questo contesto, è quella di presentare al cliente l’idea, in modo che possa valutarla ed esaminarla.

Oggigiorno grazie all’intelligenza artificiale questo problema è in parte superato, infatti per questa copertina l’immagine reale è stata realizzata grazie all’interazione tra diversi professionisti ognuno con il proprio saper fare e competenza tecnica, basandosi però su di una sintografia.

Una volta generata l’immagine digitale è stato di fondamentale importanza trovare una modella che avesse delle caratteristiche comuni all’omologa artificiale, questo è stato possibile grazie alla collaborazione con una agenzia fiorentina di modelle che ha proposta la ragazza che sarebbe diventata da lì a poco il volto di questa copertina: Roberta Marchiori

Un altro aspetto molto importante è stato quello di pensare al vestito ma essendo presente solo in minima parte nella nostra sintografia, siamo ricorsi alla maestria di una sarta di Arezzo, Sartoria Roberta, che una volta vista l’immagine e capito il mood della fotografia è stata in grado di interpretare liberamente il soggetto, creando un vestito in lino e decorandolo successivamente a mano. Ha realizzato così un pezzo unico di vera artigianalità Toscana.

Fondamentale è stata anche la collaborazione con un esperto di make-up come Graziano Giommaroni che ha migliorato notevolmente la base del trucco che l’AI aveva previsto, così come la parruccheria di Nadia Pianigiani che ha preparato i capelli di Roberta per lo scatto.

Come in ogni progetto digitale, c’è stata una grossa difficoltà nel realizzare ciò che l’intelligenza artificiale aveva impiegato pochissimi secondi per inserire nella sua sintografia: le farfalle.

Per riuscire ad ottenere delle farfalle quanto più precise possibile e soprattutto tangibili siamo ricorsi alla competenza tecnica dell’azienda Color Service di Arezzo partner di Caurum già da qualche anno. I quali grazie ad uno stupefacente lavoro 3D sono riusciti a costruire le farfalle e a conferire i colori richiesti: oro, argento e rutenio.

A questo punto è bastato allestire un set ed eseguire semplicemente uno scatto nel mio studio.

Voglio ringraziare tutte le persone che a diverso titolo hanno prestato la loro preparazione tecnica, i loro consigli e la loro disponibilità primi tra tutti ad Andrea Pasquini mio primo assistente e Videomaker per l’occasione.

Grazie a Caurum e al suo direttivo per aver creduto nel mio staff e nella nostra idea.

Sebbene l’intelligenza artificiale avrebbe potuto creare quest’immagine in pochissimi istanti, ritengo che la componente umana, l’emozione, la luce e l’interazione tra diverse maestrie, renda questa fotografia “viva”. L’Intelligenza artificiale è un ottimo modo per aiutare noi creativi a mettere a fuoco al meglio le nostre idee e a trovare tutte le risorse umane e competenti per realizzare ogni progetto.

Francesco Giorni.